Il progetto ADAM verso un nuovo inizio della gestione di informazioni
L'Archiviazione digitale a sostegno delle attività di cantiere e di comunicazione del Duomo di Milano
Parlare di Fabbrica del Duomo significa parlare di molto di più rispetto al "solo" Duomo. Quello della Fabbrica è un racconto che comincia da lontano, dalle cave di Candoglia e arriva fino alla più piccola delle decorazioni della Cattedrale. In questo viaggio nello spazio e nel tempo la Fabbrica ha generato cultura ad ogni passo: Archivio e Museo sono i luoghi prìncipi della cura con cui la Fabbrica ha custodito e custodisce la propria memoria storico - artistica. Proprio da questa riflessione per cui Duomo, Museo e Archivio sono elementi inscindibili, nasce il progetto ADAM che mette in dialogo questi tesori per la conoscenza e la comprensione della storia della Veneranda Fabbrica del Duomo.
Che cos’è quindi il progetto ADAM e da dove prende avvio?
Nella sua attività fondamentale di sostegno alle attività di cantiere e di comunicazione, l’Archivio della Veneranda Fabbrica ha indentificato a partire dal 2017 la necessità di una più efficace gestione delle informazioni relative alle diverse parti del Duomo di Milano che consentisse di rispondere con maggior rapidità alle molte richieste, spesso urgenti. Il progetto è stato battezzato "ADAM (Archiviazione digitale Duomo Archivio Museo)" perché rappresenta un nuovo inizio nella gestione delle informazioni.
ADAM è un progetto di digital asset management che interessa il Duomo - inteso come insieme di elementi architettonici e artistici -, il Museo - inteso come ulteriore importante segmento della raccolta storico artistica - e l’Archivio - inteso come immenso bacino di informazioni -.
ADAM è un progetto che coinvolge quindi l'intero Complesso Monumentale, permettendo all'Archivio di raccontare la storia di ogni particolare del Duomo. La gestione di questa imponente massa di dati è resa possibile dalla collaborazione con Mediapower S.r.l., che ha creduto fin dalle origini al progetto e customizzato il software ArkkiEVO venendo incontro alle non semplici esigenze di un ente così complesso.
Il Duomo, con i suoi infiniti particolari, le sue migliaia di statue, antelli di vetrata, parti architettoniche e decorative è diventato una realtà digitale a cui si possono collegare documenti, informazioni e anche opere d’arte ora non più in opera sulla Cattedrale ma esposte nel Grande Museo del Duomo. Un patrimonio digitale integrato che restituisce l’organicità del Complesso Monumentale.
La digitalizzazione è possibile per qualunque documento?
Sì, anche se si fa presto a dire digitale, ma non è sempre una procedura semplice. Gli strumenti per acquisire in digitale un documento, per esempio, sono tanti. Alcuni più indicati per alcuni materiali, altri meno: uno dei problemi principali sono proprio i formati.
L'Archivio della Fabbrica del Duomo dispone di strumenti differenti, dallo scanner piano professionale a due scanner planetari che possono sostenere la digitalizzazione dei volumi rilegati senza forzarne la legatura. Ci sono però elementi d'archivio che hanno bisogno di una lavorazione "su misura". Tra questi certamente vanno annoverati i progetti per il concorso di facciata, che arrivano a misurare fino a 2 x 3 metri. L’ultima volta che sono stati fotografati, proprio per quanto è complesso movimentarli, correva l’anno 1888, ovvero l’anno del concorso stesso! A distanza di quasi 130 anni la Fabbrica del Duomo ha ora intrapreso una nuova e impegnativa campagna fotografica, che permette ora di poter conoscere, studiare e ammirare queste vere e proprie opere d’arte con agilità e senza comprometterne la conservazione.
Come avviene quindi la digitalizzazione di materiale così complesso?
Per digitalizzare i grandi progetti per la riforma della facciata abbiamo unito competenza e creatività. Insieme al fotografo d’arte Mauro Ranzani abbiamo ideato un sistema per appendere i disegni più grandi. Con una fotocamera ad alta risoluzione, aiutati da una griglia, essi vengono ripresi in piccole porzioni per avere la possibilità di leggere ogni minimo dettaglio e lavorare a 400 DPI. Terminato questo lavoro logisticamente impegnativo, che richiede per ciascun soggetto la cooperazione di tre o più persone, si passa al lavoro più complicato del fotografo, ovvero all’unione degli scatti in post production. Il risultato è fenomenale: i particolari più minuti di questi splendidi capolavori sono apprezzabili con un clic e si prestano a tantissimi utilizzi, di studio e ricerca, ma anche di grafica e comunicazione, attività fondamentale per la Veneranda Fabbrica.
L’obiettivo del progetto ADAM è quello di sostenere le attività dei Cantieri del Duomo?
Sì, esattamente. Infatti, uno degli aspetti più affascinanti di un Archivio secolare come quello della Veneranda Fabbrica del Duomo, da sempre custodito presso la Fabbrica stessa, è che nessuna notizia è mai veramente “superata”. Non c’è un termine cronologico a ritroso del quale il documento diventa solo oggetto di studio per un’indagine ricostruttiva del passato, ma ogni informazione sul Duomo e sui suoi cantieri è un dato imprescindibile per l’attività attuale.
Per capire meglio, possiamo fare un esempio?
Ecco un esempio tra tanti. Nel 2019 la Veneranda Fabbrica del Duomo stava intraprendendo l’impegnativo restauro del Tiburio, struttura che sovrasta la cupola tra navata e transetto sorregge la Madonnina.
Per progettare correttamente l’intervento era importantissimo capire la più intima e nascosta organizzazione strutturale, celata dietro le massicce pareti in marmo di Candoglia. Ma come acquisire tale conoscenza, senza ricorrere ad indagini parzialmente distruttive, costose e dall’esito incerto? È così intervenuto l’Archivio. La ricerca, condotta risalendo a ritroso la cronologia della documentazione, non ha portato a nulla, fino a che non si è giunti alla prima metà del XIX secolo quando un disegno ha richiamato una relazione, che ha richiamato un altro disegno: e si è così ricomposta la consistenza di uno studio condotto dall’ingegner Pietro Pestagalli, che si trovava in quei giorni a fronteggiare l’evento di un inaspettato crollo di una grossa porzione della Guglia Maggiore, eretta meno di un secolo prima. Prima di elaborare un suo progetto di rifacimento della Guglia stessa (progetto che non fu peraltro mai seguito), Pestagalli operò e restituì un dettagliato rilevo delle parti delle strutture interne del Tiburio, allora investigate prime di proporre l’importante variazione strutturale ed architettonica contenuta nel suo progetto. Forse già intuendo che questo non sarebbe stato accolto, come effettivamente accadde (prevalse l’indirizzo impresso dall’ingegner Nava: riparare, anziché rifare), Pestagalli chiuse la relazione augurandosi che essa stessa e i disegni di rilievo allegati venissero conservati in archivio, perché sarebbero stati utili un domani.
Il “domani” di Pestagalli è giunto a quasi 180 anni di distanza, quando alcuni particolari di una tavola hanno rivelato al suo successore il posizionamento esatto delle catene metalliche, facendo risparmiare interventi e risorse al cantiere.
Integrato nel sistema ADAM, il disegno di Pestagalli parla direttamente con il punto del Duomo a cui si riferisce. ADAM, infatti, lega ciascun elemento architettonico alla sua storia e permette che essa sia a portata di mano di chi quotidianamente ha la responsabilità della tutela della Cattedrale.
Conclusioni
Il progetto ADAM è un progetto che nasce quindi per rendere più efficace
la ricerca nella storia e nel patrimonio della Veneranda Fabbrica per i lavori di restauro e per le tante attività della Veneranda Fabbrica del Duomo: già dai suoi primi passi ha dato importanti risultati. Per questo sostenere il progetto ADAM significa sostenere il Duomo, simbolo di Milano nel mondo e legarsi alla sua storia secolare. È quello che ha fatto SFRE (Services For Real Estate) per l’anno 2021, diventando così protagonista del futuro della città e testimone della grandezza della sua storia
Oltre i confini del cantiere però il progetto ADAM ha una grande ambizione, quella di permettere un viaggio nel tempo, ricostruendo la storia di ogni particolare del Duomo attraverso testimonianze, foto, documenti e disegni. Anche solo scorrendo le fotografie di una statua si può trovare risposta a tante domande: è stata sempre collocata nello stesso posto? In duomo c'è ancora la statua originale o è una copia? se sì perché? in Museo c'è il modello di quella statua?
Come infinita è la Fabbrica del Duomo infinite sono le opportunità che dal progetto ADAM si aprono per valorizzare e sostenere il nostro Duomo.