Scultura

Testa femminile coronata

di Maestro ungherese (?)

Cronologia: Fine del XIV secolo

Misure cm: 23 × 19 × 13

Materia e Tecnica: Marmo di Candoglia a rilievo

N. Inventario: ST25

L’opera, databile alla fine del Trecento, è uno degli oltre seicento peducci del Duomo, elementi di sostegno degli archetti trilobati presenti sulla zoccolatura della Cattedrale.

Caratterizzati dalle forme più svariate (busti e figure umane, animali reali o fantastici, teste di mascheroni ecc.), i peducci sono stati soggetti ideali per gli scultori del Duomo, che hanno riversato in essi una ricchezza di fantasia ben superiore alla loro effettiva importanza architettonica.

In particolare il peduccio in oggetto, proveniente da un contrafforte del braccio di croce meridionale, è uno dei più antichi. Esposto in Museo all’interno della sala dedicata all’epoca viscontea (n. 4), rappresenta una testa femminile coronata dai tratti somatici un po’ grevi: naso pronunciato e tozzo, occhi allungati e privi di pupille, angoli della bocca piegati verso il mento. La fronte larga e piatta è incorniciata da una corona gigliata, dalla quale si dipartono due ciocche di capelli ondulati.

Secondo gli studiosi, le caratteristiche formali dell’opera la collocano tra le sculture attribuibili alle maestranze ungheresi attive per il cantiere del Duomo a fine Trecento, facenti capo a Lasse d’Ungheria; nello specifico, oltre al peduccio in oggetto, queste ultime sarebbero intervenute in altri esemplari, che rivelano particolari assonanze con alcune frammentarie sculture tardogotiche recentemente ritrovate negli scavi del Palazzo Reale di Buda.