L’antello di vetrata, databile fra il 1880 e probabilmente mai messo in opera, dal 2013 è esposto in Museo nella sala dedicata all’Ottocento (n. 17). Esso raffigura un “Angelo con rosa”, e risulta eseguito da Pompeo Bertini.
Figlio di Giovanni Battista (1799-1849), autore di un metodo di restauro delle vetrate che gli consentiva di sostituire gli antichi mosaici di tessere di vetro colorato in pasta dipingendo su larghe lastre di vetro bianco smerigliato e apponendo sulla stessa porzione più colori, alla sua morte Pompeo divenne, con i fratelli Giuseppe e Guido, responsabile dei complessi interventi sulle vetrate del Duomo, iniziati dal padre nel 1833.
L’antello rappresenta un angelo con una rosa nella mano destra e vestito di una tunica, chiara coperta da un manto azzurro con bordo dorato finemente decorato. La figura, rivolta verso sinistra, si staglia su uno sfondo multicolore a motivi geometrici.
Gli studiosi hanno attribuito l’antello a Pompeo Bertini collegandolo ad altri due coevi, raffiguranti un “Angelo con specchio” e un “Angelo con pisside”: tutti e tre, infatti, presentano il medesimo raffinato gusto decorativo della vetrata V32, dedicata alla vita di sant’Ambrogio e realizzata dallo stesso autore fra il 1888 e il 1893.