L’antello, databile fra 1549 e 1557, appartiene alla vetrata dell'”Antico Testamento”, decorante uno dei grandi finestroni dell’abside del Duomo (quello verso corso Vittorio Emanuele).
Avviata nel 1417 e terminata nella seconda metà del Cinquecento, la vetrata narra episodi tratti dai libri della Bibbia incentrati sull’antica alleanza fra Dio e il popolo d’Israele.
In particolare, l’antello di cui sopra è stato rimosso dalla Cattedrale per ragioni conservative, e negli anni Cinquanta è entrato a far parte della collezione del Museo, dove si trova tuttora nella sala dedicata all’arte vetraria del Duomo (n. 9).
Esso rappresenta la vittoria di Davide, giovane pastore e futuro re del popolo ebraico, sul gigante filisteo Golia, abbattuto con una fionda e poi decapitato con la sua stessa spada. La scena, ambientata in una radura alberata, mostra infatti in primo piano il cadavere del gigante in abiti militari, mentre Davide, abbigliato con una tunica rossa, lo sovrasta con la testa di Golia nella mano sinistra e la spada nella destra.
Gli studi più recenti attribuiscono il cartone preparatorio dell’antello a Giuseppe Arcimboldi e la sua esecuzione a Corrado de Mochis: se quest’ultimo, originario di Colonia, fu uno dei principali vetrai cinquecenteschi del Duomo, il milanese Arcimboldi realizzò con il padre Biagio vari cartoni destinati alle vetrate della Cattedrale, per poi trasferirsi a Praga come pittore di corte presso gli imperatori Ferdinando I, Massimiliano II e Rodolfo II.
Qui Arcimboldi divenne celebre per sue “teste composte”, ritratti caricaturali e figurazioni allegoriche di gusto manieristico in cui i soggetti, pur conservando sembianze e proporzioni umane, risultano in realtà formati da frutta, fiori, vegetali, animali, ecc.
Dal punto di vista conservativo, l’antello con “Davide e Golia” si presenta in buone condizioni, con poche sostituzioni (individuabili nella parte inferiore della testa di Golia e nella punta della spada di Davide) e ridipinture contenute.
Inoltre, un recente restauro ha eliminato gli invasivi piombi di sutura presenti sul corpo di Davide.