Vetrate

Nascita di Maria

di Mochis Corrado de (Colonia, 1525 - Milano, 1593) su cartone di maestro lombardo (Lomazzi Giovanni detto Luini, documentato dal 1516 al 1555)

Cronologia: 1548

Misure cm: 118,7 × 72 × 69,5

Materia e Tecnica: Vetro, grisaglia, piombo

N. Inventario: V29

L’antello di vetrata, databile al 1548, è di provenienza ignota: gli studi più recenti ne ipotizzano l’appartenenza alle “Storie di Maria” decoranti la finestra della sacrestia capitolare del Duomo. Allo stesso ciclo sarebbe da ricondurre anche un coevo antello con lo “Sposalizio di Maria”, dal 1977 custodito come l’altro in Museo, oggi nella sala dedicata all’arte vetraria della Cattedrale (n. 9).

In particolare, il primo antello della serie rappresenta la “Nascita di Maria”, madre di Gesù e anticipatrice della sua venuta. Quest’ultima, con il capo circondato dall’aureola, è raffigurata in posizione centrale nella parte inferiore della scena, in braccio a una nutrice seduta.

Altre due donne si prodigano per l’arrivo della neonata; una, all’estrema sinistra della composizione, si china a versare l’acqua per il bagno, mentre l’altra, in piedi a destra, porge un vassoio di vivande alla partoriente sant’Anna, seduta a letto con le mani giunte in preghiera e anch’essa dotata di aureola.

Un tendaggio verde sulla sinistra separa l’ambiente principale della camera dalla parete di fondo, aperta sul cielo tramite una finestra.

Dal punto di vista conservativo, l’antello presenta diversi inserti incongrui, in particolar modo nella parte inferiore; un recente restauro ha permesso di rimuovere alcuni invasivi piombi di sutura e pulire le tessere, restituendo leggibilità e luminosità alla grisaglia (cioè la pittura in chiaroscuro tipica delle vetrate).

Secondo gli studiosi, il cartone preparatorio dell’opera è riconducibile al pittore Giovanni da Lomazzo detto “Luini” perché cugino della moglie di Bernardino Luini, maestro del primo Cinquecento lombardo influenzato da Leonardo per lo studio della prospettiva aerea e la levità del chiaroscuro.

In particolare, l’antello con la “Nascita di Maria” presenta affinità stilistiche con le “Storie di Cristo” affrescate intorno al 1555 dallo stesso Giovanni da Lomazzo per il monastero milanese di San Vincenzo alle monache, oggi conservati presso i Musei Civici del Castello Sforzesco.

L’esecuzione dell’antello spetterebbe invece al maestro tedesco Corrado de Mochis, uno dei principali vetrai cinquecenteschi del Duomo.

È infine significativo ricordare che la nascita di Maria, celebrata ogni anno l’8 settembre, riveste particolare importanza per la Cattedrale milanese, dedicata proprio alla Vergine nascente.