Il rilievo in terracotta, datato 1643 circa e oggi esposto in Museo presso la sala dedicata alla fine dell’età borromaica (n. 11), raffigura “Rebecca al pozzo”.
Secondo il racconto biblico, Abramo diede al capo dei suoi servi, Eleazar, l’incarico di cercare una sposa adatta per il figlio Isacco: messosi in viaggio e raggiunto un pozzo, Eleazar pregò Dio di dargli un segno per individuare la fanciulla predestinata, che sarebbe stata quella disposta ad attingere l’acqua per dissetare lui e i suoi cammelli. Fu così che riconobbe Rebecca.
Il rilievo, di forma rettangolare, rappresenta la giovane mentre dà da bere a Eleazar. Alle spalle di quest’ultimo, sulla sinistra, si trovano tre cammelli trattenuti da un fanciullo, mentre a destra, dietro Rebecca, è visibile un albero.
Davanti al pozzo, in posizione centrale, è rappresentato un abbeveratoio per gli animali; sullo sfondo si intravedono invece alcune montagne.
Grazie ai documenti d’archivio gli studiosi hanno ricondotto il rilievo allo scultore Giovan Pietro Lasagna, che entro il 1648 eseguì anche la versione in marmo di Carrara destinata al timpano di un finestrone della facciata del Duomo. L’opera è stata in seguito posizionata sul contrafforte meridionale a fianco del portale maggiore.