Il modello in gesso è oggi esposto in Museo nella sala intitolata alla Galleria di Camposanto (n. 14), luogo nel quale dal Seicento in poi la Veneranda Fabbrica ha custodito i gessi e le terrecotte preparatori delle statue elaborate per il Duomo.
Datata 1867, l’opera raffigura “San Baldomero”(VII secolo), fabbro nativo della Gallia che scelse di entrare come suddiacono nel monastero di San Giusto a Lione, distinguendosi per la sua carità verso i poveri.
Il santo è rappresentato come un uomo dallo sguardo assorto rivolto verso il basso. Il capo è caratterizzato dalla tonsura.
La figura, stante su un basamento poligonale, indossa un abito monastico coperto da un grembiule: quest’ultimo è sollevato all’altezza della vita e contiene alcuni attrezzi da fabbro, tra cui una tenaglia. Oltre al grembiule, le mani sorreggono un crocifisso.
Eseguita come modello per una versione marmorea destinata a un finestrone del fianco meridionale della Cattedrale, l’opera è stata ricondotta dagli studiosi a Pasquale Miglioretti. Originario di Ostiglia, presso Mantova, compì la sua formazione all’Accademia di Brera, svolgendo poi la sua attività di scultore prevalentemente a Milano. Oltre che per il Duomo, dove fu attivo dal 1860 realizzando varie statue, Miglioretti firmò anche diverse opere per il Cimitero Monumentale.