Scultura

San Sebastiano

di Scultore milanese

Cronologia: Primo decennio del XVI secolo

Misure cm: 175 × 57 × 68

Materia e Tecnica: Marmo di Candoglia a tuttotondo

N. Inventario: ST145

La scultura in marmo di Candoglia, databile al primo decennio del Cinquecento e oggi esposta in Museo nella sala dedicata all’età sforzesca (n. 7), raffigura “San Sebastiano”.

Il martire del IV secolo è rappresentato come un giovane uomo dallo sguardo sofferente e la lunga capigliatura a boccoli, coperto solo da un tralcio di vite che gli cinge i fianchi.

Stante su un basamento poligonale, egli è collocato davanti a un tronco, con il braccio sinistro disteso; quello destro appare invece alzato sopra la testa e appoggiato ai rami spezzati dell’albero.

Sul corpo del martire sono presenti tre fori, dove originariamente erano inserite altrettante frecce metalliche.

Proveniente da un finestrone dell’area absidale del Duomo, il “San Sebastiano” è stato ricondotto dagli studiosi a uno scultore milanese attento alle novità di Cristoforo Solari: scultore e architetto originario dell’odierno Canton Ticino, grazie alla sua produzione spesso di alto livello tecnico-esecutivo egli contribuì in maniera determinante a traghettare la scultura e l’architettura lombarde, ancora legate all’arretrata tradizione locale, verso il classicismo già in auge in altre città d’Italia come Venezia, Mantova e Roma.

Il “San Sebastiano” presenta infatti riferimenti stilistici che richiamano due sculture eseguite da Solari per la Cattedrale milanese; nello specifico, l’idea del tralcio di vite che circonda i fianchi della statua richiama l'”Adamo” (1502-1503), così come la trattazione della capigliatura con lunghi boccoli coincide con quella della “Sant’Elena”, risalente al secondo decennio del Cinquecento. Entrambe le opere sono oggi esposte in Museo nella sala del classicismo lombardo (numero 8).

Un’altra influenza riscontrabile nel “San Sebastiano” è quella di Leonardo e della sua cerchia, evidente sia nella posa del martire sia nel volto circondato dalla folta chioma inanellata.