Padre eterno

DescriVedendo Museo del Duomo

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“Padre eterno”

“Padre eterno” è il titolo di quest’opera realizzata dal maestro orafo Beltramino de Zutti, fra il 1416 e il 1425.
Le sue misure sono 122 centimetri di altezza per 88 centimetri di larghezza e 71,5 centimetri di profondità.
Si tratta di un’opera di oreficeria realizzata in rame sbalzato argentato edorato, in stile realistico: in particolare l’autore ha voluto potenziare ciò che l’occhio umano normalmente percepisce producendo un’opera estremamente accurata nei dettagli e riproducendoli in grandi dimensioni, sfruttando in più la brillantezza e i giochi di luce dei metalli, con in particolare il colore dorato che ne accentua la preziosità.
Il soggetto è rappresentato dalla testa e dal volto di Dio Padre, contornato da un groviglio fiammeggiante di capigliatura e barba.
Il punto di vista da cui si può osservare quest’opera nel Museo del Duomo è quello frontale: la scultura è infatti posta nella Sala dedicata all’arte viscontea, ad altezza uomo, agganciata posteriormente in modo non visibile, con uno sfondo di due pannelli scuri. Va tuttavia tenuto conto che fino al 1964 essa era collocata nella cattedrale, all’incrocio delle volte dell’abside, a un’altezza di molti metri dalla pavimentazione, il che spiega anche il ricorso a dimensioni così imponenti dell’opera, ora sostituita da una copia della medesima. Tutta la scultura rivela un’estrema definizione dei dettagli e una grande ricerca di naturalismo dei tratti somatici.
Il Padre Eterno ha il volto di un uomo maturo, con la pelle segnata da diverse rughe d’espressione, non profonde, ma in grado di rimarcare la sua età. La fronte è alta e attraversata da linee orizzontali. Sotto di essa spunta la coppia di sopracciglia, sottili, poco arcuate e leggermente aggrottate alla congiunzione con il naso; in esse l’artista rende visibile addirittura la peluria che le compone. Gli occhi, grandi e un poco sporgenti, fra loro piuttosto distanziati, rivelano iridi e pupille ben definite e vagamente divergenti verso l’esterno, che comunicano uno sguardo intenso e penetrante.
Sotto le palpebre inferiori sono visibili delle borse. Il naso, di forma regolare, separa gli zigomi leggermente sporgenti. Fra baffi e barba emerge la bocca,
dalle labbra carnose e tenute appena discoste.
Come una folta criniera, capelli e barba, riprodotti con accuratezza, circondano il volto aumentandone rilievo e potenza espressiva. Partendo dall’alto, i capelli, divisi da una scriminatura centrale, si attorcigliano fortemente sia verso l’alto, sia di lato, con accurata simmetria e definizione; scendono poi all’altezza delle orecchie, coprendole con le loro volute quasi interamente. Anche la fluente capigliatura proveniente dalla parte posteriore della testa contorna ai lati il viso con una serie di eleganti volute e si espande in larghezza sporgendo dai contorni del viso visto frontalmente. Nella metà inferiore, la barba appare fortemente attorcigliata in sagome serpentiformi, pur se di lunghezza minore rispetto ai capelli. Essa si unisce con i due folti baffi ondulati che circondano la bocca lasciando scoperte le labbra e arriva, sotto il mento, ad aprirsi in due prolungamenti triangolari con le punte divergenti.
L’insieme di grande potenza suggestiva creata dall’artista, ottenuta combinando l’espressione vivida e quasi corrucciata del volto con una capigliatura e una barba che sembrano dotate di vita propria, è amplificato dalla doratura e brillantezza del metallo.

 

 

 

 

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La descrizione morfologica redatta e validata tra settembre e novembre 2023, certificata DescriVedendo, è stata realizzata dal Team DescriVedendo, con Associazione Nazionale Subvedenti ETS, in collaborazione con Veneranda Fabbrica del Duomo.

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“God the Father”

 

“God the Father” is the title of this work produced between 1416 and 1425 by the master goldsmith Beltramino de Zutti.
It is 122 centimetres high, 88 centimetres wide and 71.5 centimetres deep.
This is the work of a goldsmith, made of embossed silvered and gilded copper, in a realistic style. It was the craftsman’s intent to enhance the normal perception of the human eye by producing an extremely detailed work and reproducing those details in large dimensions, further exploiting the brilliance and plays of light of the metals, in particular with the gilded colour that emphasises their preciousness.
The subject is the head and face of God the Father, surrounded by a fiery tangle of hair and beard.
The point of view from which this work can be observed in the Museum of the Duomo is frontal: the sculpture, attached invisibly at the back, against a background of two dark panels, can be found in the Room dedicated to the art of the Visconti era. It should be remembered that the work, now replaced by a copy, was located in the cathedral until 1964 at the intersection of the vaults of the apse, at a height many metres above ground, which also explains the work’s recourse to such an imposing size. The entire sculpture displays the extreme definition of the details and the avid search for naturalism of the somatic features.
God the Father has the face of a mature man, with skin marked with various expression lines, not deep but sufficient to emphasise his age. The forehead is high and crossed by horizontal lines. Beneath is a pair of thin eyebrows, slightly arched and furrowed at the junction with the nose. The artist even makes the hairs that make them up visible….
The large and slightly protruding eyes, rather far apart, reveal well-defined irises and pupils, diverging slightly towards the outside, that convey an intense, penetrating gaze.
Bags can be seen under the lower eyelids. The regular-shaped nose separates the slightly protruding cheekbones. The mouth emerges between the moustache and beard, with full, slightly parted lips.
Like a thick mane, the meticulously reproduced hair and beard surround the face, increasing its prominence and expressive power. Starting from the top, the hair, divided by a central parting, is twisted firmly upwards and to the side, with careful symmetry and definition, falling down to the ears, the curls almost entirely covering them. The flowing hair from the back of the head also surrounds the face at the sides with a series of elegant curls and expands in width, protruding from the outlines of the face seen from the front. In the lower half, the beard appears tightly twisted into snake-like shapes, although the length is less than the hair. It combines with the two sides of the thick moustache over the mouth and covers the lips, reaching beneath the chin and opening into two triangular extensions with diverging tips.
The highly evocative ensemble created by the artist, obtained by combining the vivid, almost frowning face with hair and beard that seem to have a life of their own, is amplified by the gilding and brilliance of the metal.

 

 

 

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The morphological description drawn up and validated between September and November 2023, certified by DescriVedendo, was created by Team DescriVedendo with the National Association of the Visually Impaired ETS, in collaboration with Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano.

 

"Padre eterno" - Descrizione morfologica certificata DescriVedendo

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