Il più antico documento conservato nell’Archivio della Veneranda Fabbrica del Duomo
Una copia imitativa del privilegio pontificio di Papa Eugenio III risalente al 1145
Il più antico documento conservato nell’Archivio della Veneranda Fabbrica del Duomo è una copia imitativa di un privilegio pontificio del 1145, databile a poca distanza da tale anno: in particolare si tratta di un atto di papa Eugenio III, salito al soglio proprio in quell’anno e rimasto alla guida della Chiesa universale fino al 1153, anno della sua morte. Scritto su pergamena, esso costituisce la conferma da parte del pontefice al preposto di Santa Tecla, basilica aestiva milanese, del possesso dei beni della medesima chiesa e della facoltà di cantare, leggere e predicare in essa. Il pontefice inoltre acconsente che chiunque lo desideri possa essere sepolto in detta chiesa, purché – ovviamente – non scomunicato.
Il documento è conservato nel capo III dell’Archivio Storico della Veneranda Fabbrica, intitolato Soppressione della Chiesa e del Capitolo di S. Tecla ed unione alla Metropolitana, nel quale sono raccolti tutti gli atti relativi alla soppressione della basilica aestiva e all’aggregazione della prepositura, dei canonicati e dei relativi benefici al Duomo, avvenute nel XV secolo.
Il privilegio del 1145, redatto a Viterbo, presenta tutti i tratti distintivi di questa specifica tipologia di atti nel XII secolo: la formula di perpetuità (in perpetuum), il triplice amen alla fine del testo, le sottoscrizioni dei cardinali, quindici in questo caso, la rota e benevalete.
Riportiamo qui l’immagine del particolare della rota e del benevalete. La prima, elemento che appare per la prima volta nei privilegi di Leone IX (1002-1045) consiste in una croce inscritta in due cerchi concentrici all’interno dei quali si delineano 4 quadranti. Il motto riportato nel cerchio esterno, recita, nel caso di Eugenio III, una citazione dal salmo 85: Fac mecum D(omi)ne signum in bonum. Nei quadranti interni superiori invece si legge, da sinistra: S(an)c(tu)s Petrus, S(an)c(tu)s Paulus e, ripartito nei due quadranti inferiori, il nome del pontefice.
Il benevalete invece costituisce la sottoscrizione del pontefice in forma di augurio conclusivo, in forma di monogramma.