Le fonti ci raccontano di due martiri con il nome di Sinetto, l’uno molto conosciuto da Greci, dalla storia incerta, le cui reliquie secondo il Martirologio Romano furono portate nell’isola di Reichenau, in Germania. L’altro è invece conosciuto con il nome di Sinesio o Genesio, i cui resti giunsero a Treviso da Gerusalemme insieme a quelli di Sant’ Eugenio. Da lì furono poi traslati anch’essi nell’isola di Reichenau, nell’anno 830. Solo a questo punto del racconto le due tradizioni sembrano curiosamente coincidere.Non si hanno al momento dei dati certi sulla statua raffigurante San Sinetto posta sul piantato della Guglia G50. Non sappiamo se si tratta della versione originale oppure di un rifacimento postumo, e non si conosce nemmeno il nome dello scultore che l’ha realizzata. Ciò che di certo sappiamo, è che originariamente al posto di San Sinetto, sulla cima di guglia era posizionata la statua di un altro santo, un certo Sant’Aicardo, la quale è stata poi spostata all’interno della Cattedrale, su uno dei piloni delle navate.