La statuetta in terracotta, oggi custodita nel deposito del Museo, raffigura “San Giovanni papa”, pontefice che per amore di Cristo e della Chiesa sostenne la persecuzione del re ariano Teodorico. Morì in carcere a Ravenna nel 526, e il suo corpo fu trasferito a Roma nella basilica vaticana, dove fu onorato come martire.
Egli è raffigurato come un papa dallo sguardo concentrato, rivolto verso il libro aperto tenuto nella mano sinistra. La destra risulta invece celata dal braccio sinistro.
Abbigliato con tiara sul capo, tunica, piviale e stola, il santo è stante su un basamento poligonale recante l’iscrizione lacunosa del suo nome; le vesti appaiono descritte con particolare cura (si veda per esempio la chiave disegnata sulla stola).
Basandosi sul confronto stilistico con altre opere, gli studiosi ipotizzano che la statuetta, forse eseguita nella seconda metà dell’Ottocento come modello per una versione marmorea destinata al Duomo, sia riconducibile a Pasquale Miglioretti: originario di Ostiglia, presso Mantova, compì la sua formazione all’Accademia di Brera, svolgendo poi la sua attività di scultore prevalentemente a Milano. Oltre che per la Cattedrale, dove fu attivo dal 1860 realizzando varie statue, Miglioretti firmò anche diverse opere per il Cimitero Monumentale.