La statuetta in terracotta, oggi custodita nel deposito del Museo, raffigura “San Candido”.
Egli è rappresentato come un giovane dalla lunga chioma mossa, con lo sguardo rivolto verso l’alto.
Abbigliato con una tunica dalle ampie maniche stretta in vita da una cintura, il personaggio stringe tra le mani la palma del martirio.
La lunga veste scende a coprire parzialmente i piedi, che poggiano su un sottile basamento con inscritto il nome del santo.
Eseguita nel 1840 come modello per una versione marmorea destinata a una guglia del Duomo, la statuetta è stata ricondotta dagli studiosi a Giuseppe Argenti: originario di Viggiù, presso Varese, quest’ultimo fu attivo per la Cattedrale negli anni Trenta e Quaranta dell’Ottocento.