La statuetta in terracotta è oggi esposta in Museo nella sala intitolata alla Galleria di Camposanto (n. 14), luogo nel quale dal Seicento in poi la Veneranda Fabbrica ha custodito i gessi e le terrecotte preparatori delle statue elaborate per il Duomo.
Datata 1823, l’opera raffigura “Sant’Afraate eremita”: teologo siriaco del III secolo, nelle sue “Dimostrazioni” attribuì una forte enfasi all’umiltà e alla bellezza spirituale, influenzando profondamente il pensiero cristiano orientale.
Egli è rappresentato come un frate incappucciato dalla lunga barba, con gli occhi chiusi e le mani giunte in preghiera. La veste, che scende fino ai piedi, risulta stretta in vita da una grossa corda annodata in tre punti.
Il personaggio è stante su un basamento poligonale con un’iscrizione lacunosa riportante il nome del santo.
L’opera, eseguita come modello per una versione in marmo di Candoglia destinata al Duomo, è stata ricondotta dagli studiosi allo scultore Giovanni Piazza, attivo per la Cattedrale nei primi decenni dell’Ottocento.