Il modello in terracotta, oggi custodito nel deposito del Museo, raffigura un “Santo monaco” barbato dallo sguardo severo, abbigliato con un saio e un mantello dotato di cappuccio.
Stante su un basamento poligonale, la figura incrocia le braccia sul petto e poggia il peso sulla gamba sinistra, mentre la destra risulta in posizione arretrata.
Basandosi sul confronto stilistico con altre opere, gli studiosi ipotizzano che l’opera, eseguita nella prima metà dell’Ottocento come modello per una versione marmorea destinata a una guglia della Cattedrale, sia riconducibile ad Alessandro Puttinati. Scultore, medaglista e incisore originario di Verona, oltre che per il Duomo egli fu attivo a Milano realizzando il Monumento commemorativo del poeta Carlo Porta (1862): situato presso i giardini pubblici di Porta Venezia, quest’ultimo fu distrutto dai bombardamenti del 1943 e in seguito sostituito da una replica.