Modelli scultorei

Noè

di Corti Costantino (Bellusco, 1823 - Milano, 1873)

Cronologia: 1867

Misure cm: 104 × 40 × 21

Materia e Tecnica: Gesso a tuttotondo

N. Inventario: MS330

Il modello in gesso è oggi esposto in Museo nella sala intitolata alla Galleria di Camposanto (n. 14), luogo nel quale dal Seicento in poi la Veneranda Fabbrica ha custodito i gessi e le terrecotte preparatori delle statue elaborate per il Duomo.

Datata 1867, l’opera raffigura “Noè”, il patriarca biblico che, prima del diluvio universale, ricevette da Dio l’incarico di costruire l’Arca: quest’ultima sarebbe servita per salvare la sua famiglia e varie coppie di ciascuna specie degli animali, con lo scopo di ripopolare la Terra.

Noè è rappresentato come un uomo maturo dallo sguardo ieratico, con barba e capelli lunghi.

Abbigliato con un drappo fissato al fianco destro mediante una bretella, il patriarca è colto nell’atto di toccarsi la folta barba con la mano sinistra; la destra contiene invece ciò che sembra essere un piccolo grappolo d’uva (visibile sul retro).

La figura poggia su un basamento poligonale, sopra il quale vicino alla gamba destra si trova un oggetto forse identificabile con la tavola genealogica di Noè, dalla quale discendono tutti i popoli della Terra.

Eseguita come modello per una versione marmorea destinata a un finestrone dell’area absidale del Duomo, l’opera è stata ricondotta dagli studiosi allo scultore Costantino Corti: formatosi presso l’Accademia di Brera con Pompeo Marchesi, frequentò in seguito gli studi di Abbondio Sangiorgio e Innocenzo Fraccaroli, maestro del tardo neoclassicismo. Autore di diverse opere per la Cattedrale, in esse Corti si discostò dai modelli romantici allora in voga, avvicinandosi al verismo di Vincenzo Vela.