Deposito

Santa Tecla

di Andreani Aldo (Mantova, 1887 - Milano, 1971)

Cronologia: 1937

Misure cm: 68 × 22 × 17

Materia e Tecnica: Gesso a tuttotondo

N. Inventario: MS435

Il modello in gesso, oggi custodito nel deposito del Museo, raffigura “Santa Tecla”, protomartire e patrona dell’antica basilica estiva demolita nel Quattrocento durante la costruzione del Duomo.

L’opera rappresenta la santa come un’androgina figura femminile, con il capo ribassato verso la sua destra.

Abbigliata con una tunica riccamente drappeggiata nella parte inferiore, santa Tecla reca nella mano destra un oggetto forse identificabile con una sfera, percorsa sulla sommità da una stilizzata palma del martirio o da una lingua di fuoco. La mano sinistra ferma invece un lembo del panneggio.

Stante su un basamento poligonale, la santa è accompagnata da due animali simbolo del suo supplizio: un serpente che le striscia sul bacino e un leone con “gorgiera” posizionato in basso alla sua destra.

Eseguita nel 1937 come secondo modello per una versione marmorea destinata al capitello di un pilone della Cattedrale, l’opera è stata ricondotta all’architetto e scultore mantovano Aldo Andreani. Approdato allo studio della statuaria in età adulta con Adolfo Wildt, maestro del simbolismo italiano, nelle sue sculture rielaborò suggestioni comprendenti Rodin, Michelangelo e l’antichità greco-romana.