La statuetta gesso, oggi custodita nel deposito del Museo, raffigura “San Gervasio”, martire del II secolo ucciso insieme al fratello Protasio per avere difeso la sua fede in Dio. Nel 386 sant’Ambrogio, allora vescovo di Milano, rinvenne le loro reliquie, che furono solennemente traslate nell’attuale basilica di Sant’Ambrogio, dove si trovano ancora oggi.
Il santo è rappresentato come un giovane dallo sguardo severo, rivolto verso l’osservatore.
Stante su un basamento circolare e abbigliato con una tunica e un manto dagli ampi panneggi, egli regge fra le braccia incrociate una tavoletta con inciso il suo nome (“JERVASIUS”).
Eseguita probabilmente nella prima metà del Novecento come modello per una versione marmorea destinata alla Cattedrale, l’opera è stata ricondotta a uno scultore attivo per la Fabbrica del Duomo in quel periodo.