Il modello in gesso, oggi custodito nel deposito del Museo, raffigura un “Angelo” come una figura alata con i capelli lunghi e il viso dall’espressione serena, rivolto verso la sua sinistra.
Abbigliato con un drappo che copre la parte inferiore del corpo, l’angelo ha il braccio sinistro piegato, con la mano posata sul fianco corrispondente; la destra regge invece un fiore a gambo lungo.
Il drappo scende a coprire parzialmente i piedi, che poggiano su un basamento poligonale.
Eseguita nel 1936 come modello per una versione marmorea destinata al capitello di un pilone della Cattedrale, l’opera è stata ricondotta allo scultore Giacomo Maselli. Originario di Cutrofiano, presso Lecce, si formò a Bologna prima di trasferirsi a Milano, dove svolse in prevalenza la sua attività artistica.