Modelli scultorei

Sant’Abaco

di Vismara Giuseppe (Milano, 1633-1703)

Cronologia: 1674

Misure cm: 61 × 19,5 × 16

Materia e Tecnica: Terracotta patinata a tuttotondo

N. Inventario: MS267

La statuetta in terracotta patinata, datata 1674 e raffigurante “Sant’Abaco”, è oggi esposta in Museo nella sala intitolata alla Galleria di Camposanto (n. 14), luogo nel quale dal Seicento in poi la Veneranda Fabbrica ha custodito i gessi e le terrecotte preparatori delle statue elaborate per il Duomo.

L’opera rappresenta il santo, ucciso nel IV secolo per avere difeso la sua fede in Dio, come un giovane dalla chioma scompigliata e lo sguardo dolente, con il capo inclinato verso la sua destra.

Abbigliato con un drappo e stante su un basamento poligonale, il martire è colto nell’estremo tentativo di liberarsi dalle corde ai polsi, con il corpo in torsione verso destra che si oppone al vincolo dei legacci.

Grazie ai documenti d’archivio, gli studiosi hanno ricondotto la statuetta a Giuseppe Vismara, nipote di quel Gaspare che dal 1632 al 1651 aveva ricoperto la carica di protostatuario (cioè scultore capo) della Cattedrale.

Per quanto riguarda il versante stilistico, la critica ha evidenziato il vibrante dinamismo e la teatralità del “Sant’Abaco”, in dialogo con la lezione romana di Bernini; tuttavia, l’enfasi retorica è sapientemente declinata nei modi lombardi, traducendo la plastica massa corporea in linee aggraziate ed esili grazie anche al panneggio arioso, e caricando la figura di pathos realistico nei tratti sofferenti del volto, con la bocca aperta a suggerire un grido.

Vismara impiegò il modello del “Sant’Abaco” per realizzarne una versione marmorea (1674-1676), destinata a un finestrone del fianco settentrionale del Duomo.