
Modello della facciata del Duomo
Un progetto di Luca Beltrami
e Gaetano Moretti
Il Modello della facciata del Duomo, esposto in Museo presso la sala dedicata ai modelli lignei architettonici commissionati nei secoli dalla Veneranda Fabbrica (n. 19), rappresenta la facciata della Cattedrale in scala 1:20, secondo il progetto dell’architetto Luca Beltrami (1889-1891).
Infatti, anche se dopo secoli di dibattiti nel 1807 la Fabbrica aveva approvato l’esecuzione della facciata sul disegno degli architetti Carlo Amati e Giuseppe Zanoia, corrispondente in larga parte a quella che vediamo oggi, in pieno clima post-unitario e romantico essa appariva inadatta perché non realizzata secondo lo stile gotico proprio del Duomo.


Perciò, nel 1886, la Fabbrica bandì un concorso internazionale per la creazione di una nuova facciata: alla competizione partecipò anche Beltrami, direttore dal 1891 dell’Ufficio per la conservazione dei monumenti lombardi. A lui si devono il restauro e la sistemazione del Castello Sforzesco (1893-1905), che all’epoca rischiava di essere demolito quasi per intero.
Il progetto per la facciata del Duomo di Beltrami fu selezionato tra i 15 su 216 ammessi alla prova di secondo grado del concorso.
Nel 1888 la proposta arrivò in finale ma non ottenne il primo premio, vinto dalla proposta neogotica di Giuseppe Brentano, rimasta irrealizzata anche a causa della prematura scomparsa del suo autore. L’Archivio della Fabbrica custodisce una stampa del disegno dell’architetto, purtroppo bruciato nell’incendio dell’Expo di Milano del 1906.
Eseguito dal collega Gaetano Moretti in legno di tiglio, il modello di Beltrami oggi esposto in Museo propone una facciata dallo stile più “lombardo” rispetto a quella di Brentano: comprendente anche la prima campata interna del Duomo, l’opera omette infatti le due torri-campanili laterali, presentando invece tre porte sormontate da archi ogivali cuspidati che accentuano le navate mediane rispetto a quelle laterali, racchiuse tra due contrafforti angolari.
