La statuetta in gesso, oggi custodita nel deposito del Museo, raffigura un “Angelo” come una figura alata con i capelli a caschetto e lo sguardo rivolto verso l’alto.
Abbigliato con una tunica dalle ampie maniche, l’angelo è colto nell’atto di incrociare le braccia sul petto. L’ala sinistra risulta parzialmente lacunosa, lasciando a vista l’intelaiatura metallica interna.
Anche il basamento poligonale su cui poggia la figura è lacunoso nella parte destra.
Eseguita nel 1937 come secondo modello per una versione marmorea destinata al capitello di un pilone della Cattedrale, l’opera è stata ricondotta allo scultore Paolo Mayer Fantisco.