Il modello in gesso, oggi custodito nel deposito del Museo, raffigura il “Beato Carlo Bascapè” (1550-1615), vescovo di Novara e segretario di Carlo Borromeo, del quale prese il nome di battesimo quando entrò a far parte dei Barnabiti.
Egli è rappresentato come un vescovo barbato dal volto appuntito e lo sguardo rivolto verso l’alto.
Abbigliato con piviale, tunica e mitra sul capo, egli è colto nell’atto di incrociare le braccia: la mano sinistra stringe un lungo bastone pastorale, mentre la destra reca un libro chiuso.
Le lunghe vesti scendono a coprire i piedi, che poggiano su un doppio basamento poligonale.
Eseguita nel 1951 circa come modello per una versione marmorea destinata alla cima di una guglia della Cattedrale, l’opera è stata ricondotta allo scultore milanese Virginio Ciminaghi.