Scultura

Colomba

di Bono Gian Giacomo; Castello Andrea (attivi alla Fabbrica del Duomo alla metà del XVII secolo)

Cronologia: 1646

Misure cm: 36 × 24 × 12

Materia e Tecnica: Marmo di Candoglia a tuttotondo

N. Inventario: ST172

La scultura in marmo di Candoglia, datata 1646 e raffigurante una “Colomba” con il collo ribassato e le ali aperte, dalle penne plasticamente dettagliate, è oggi esposta in Museo presso la sala dedicata alla fine dell’età borromaica (n. 11).

L’opera fungeva in origine da elemento decorativo della lesena destra del portale centrale del Duomo: nello specifico, essa era collocata nel registro superiore e adagiata su un cespo di frutta e ortaggi.

In base ai documenti d’archivio, gli studiosi hanno ricondotto la “Colomba” agli scultori Gian Giacomo Bono e Andrea Castello, che realizzarono tutti gli ornamenti del portale centrale sia interno sia interno sia esterno, fra i quali appunto quelli delle due lesene laterali. Il programma iconografico del loro impianto decorativo prevedeva che l’intera rappresentazione di piante, fiori, ortaggi, frutti e animali fosse posta simbolicamente in stretto rapporto con la Vergine e la sua nascita, richiamandosi al rilievo soprastante con la “Creazione di Eva” (1635-1642); quest’ultimo fu eseguito in marmo da Gaspare Vismara su disegno di Giovanni Battista Crespi detto il Cerano, sensibile interprete artistico del clima della Controriforma.

Secondo la critica la decorazione delle due lesene del portale centrale, comprendente la “Colomba” in oggetto, costituisce una delle prove più significative, e allo stesso tempo troppo poco note, di un naturalismo seicentesco lombardo caratterizzato dall’incredibile complessità degli elementi di flora e fauna, resi con rilevata plasticità e acuta verosimiglianza. Legati da un nastro sostenuto, dall’alto, dalle fauci di un leone, i diversi elementi si scalano via via accumulandosi e intrecciandosi fra loro, in una sequenza e variazione continua di invenzioni, lasciando emergere, appena distinguibili, le due figure di Adamo ed Eva.