Modelli scultorei

Crocifissione

di Giudici Carlo Maria (Viggiù, 1723 - Milano, 1804)

Cronologia: 1747

Misure cm: 59 × 43 × 16

Materia e Tecnica: Terracotta a rilievo

N. Inventario: MR729

Il rilievo in terracotta, datato 1747 e raffigurante la “Crocifissione”, è oggi esposto in Museo nella sala n. 15, che custodisce in larga parte le sculture presentate tra la fine del Seicento e il Settecento dagli artisti per essere ammessi alle dipendenze della Veneranda Fabbrica.

L’opera, di forma rettangolare, rappresenta sullo sfondo di un cielo carico di nuvole Cristo in croce, che si staglia al centro della scena. Più in basso, a sinistra, la Maddalena bacia i piedi di Cristo, mentre sulla destra la Madonna viene sorretta dalle pie donne. La scena è completata da un personaggio maschile inturbantato, seduto in primo piano a sinistra: alle sue spalle si intravedono due cavalieri.

Grazie ai documenti d’archivio, gli studiosi hanno ricondotto l’opera a Carlo Maria Giudici, che la eseguì come prova d’ingresso per essere ammesso fra gli scultori fissi della Fabbrica. Originario di Viggiù, presso Varese, si formò a Roma prima di stabilirsi a Milano: qui fu attivo principalmente per il Duomo, giungendo a ricoprire la carica di protostatuario (cioè scultore capo) dal 1789 al 1804. Nei lavori realizzati per la Cattedrale, Giudici si espresse mediante un classicismo basato sulla precisione del disegno e i continui riferimenti al Cinquecento; tuttavia, come nella “Crocifissione”, il controllo formale accademico è sempre vivificato da un’impostazione dinamica e a volte scenografica, costituente la ragione ultima della sua arte.