Il rilievo in terracotta, datato 1787 e oggi custodito presso il deposito del Museo, raffigura “David unto re”.
Secondo il racconto biblico il profeta Samuele, vissuto verso la metà dell’XI secolo a.C., fu guidato da Dio a trovare un nuovo sovrano per Israele in sostituzione di Saul. Giunto a Betlemme, il Signore gli indicò come prescelto il giovane David, futuro secondo re d’Israele e fondatore della dinastia destinata a regnare per quattro secoli sul regno di Giuda.
L’opera, di forma rettangolare, rappresenta il momento dell’unzione di David da parte di Samuele: i due personaggi sono entrambi inginocchiati in primo piano, con David sulla sinistra recante un bastone da pastore. Samuele gli sta davanti, intento a ungergli la fronte con la mano destra; l’altra sosteneva in origine un corno. Alle spalle di David, in secondo piano, assistono alla scena due suoi fratelli.
Gli studiosi hanno ricondotto il rilievo allo scultore Carlo Maria Giudici: protostatuario (cioè scultore capo) del Duomo dal 1789 al 1804, egli eseguì anche la versione in marmo di Candoglia collocata sul timpano di un finestrone della facciata (1787 circa).