Tesoro

Dittico della Passione o latino

di Bottega milanese (?)

Cronologia: Metà del IX secolo circa

Misure cm: 31,5 × 11,6 (totale)

Materia e Tecnica: Avorio a rilievo (valve), argento in lastra a sbalzo (cornice), legno (anima cornice)

N. Inventario: T2_test

Il dittico della Passione, anche noto come latino, è un prezioso manufatto databile alla metà del IX secolo, attestato a partire dal 1400 nel Tesoro del Duomo e oggi custodito in Museo all’interno di una delle sale dedicate appunto al Tesoro (n. 1).

Formato da due tavolette in avorio a rilievo, dette valve, montate all’interno di cornici in argento sbalzato e connesse al centro mediante anelli, il dittico fungeva probabilmente da oggetto liturgico nell’ambito del cerimoniale della messa o da copertura di un libretto con testi sacri relativi alla Passione di Cristo.

Quest’ultima vicenda, che dà appunto il nome al dittico, è narrata nelle valve, ciascuna delle quali contiene quattro episodi: partendo dalla valva sinistra, in alto, sono raffigurati la “Lavanda dei piedi”, “Pilato si lava le mani” e “Gesù condotto in prigione”, “Giuda restituisce il denaro”, “Suicidio di Giuda”, “Le guardie sorvegliano il Sepolcro di Gesù”.

Il racconto prosegue nella valva destra, dove sempre a partire dall’alto sono visibili “Le Pie Donne al Sepolcro”, l'”Incontro di Gesù risorto con le Pie Donne”, l'”Apparizione di Gesù agli Apostoli” e l'”Incredulità di Tommaso”. Una cornice interna di foglie d’acanto arrotolate corre lungo i lati delle valve, talvolta sormontata dalle animate figure delle scene.

Dagli studi condotti sul dittico, è emerso con chiarezza che nonostante i suoi intagli rientrino certamente in una più antica tradizione di illustrazioni ispirate ai Vangeli, alcune particolarità stilistiche siano riconducibili alla metà del IX secolo e all’ambito milanese: per esempio la flessuosità del terreno che divide i registri, incurvandosi sotto il peso dei personaggi, la veduta obliqua della casa nella scena della “Lavanda dei piedi” e la generale esuberanza decorativa. Tali caratteristiche si ritrovano in opere create a Milano o comunque lombarde come i rilievi frontali dell’Altare di Sant’Ambrogio, il dittico di Monza con Davide e Gregorio e le quattro placche con gli evangelisti nel museo di Lione.

Presente nel Tesoro del Duomo, come già accennato, dall’inizio del XV secolo, il dittico della Passione era già a Milano negli ultimi anni del X, quando ispirò il maestro della situla Basilewsky oggi al Victoria and Albert Museum di Londra: quest’ultima presenta infatti corrispondenze così precise con il dittico da indicare una derivazione diretta, anziché da un comune modello.