Scultura

Frammento di semicapitello

di Bottega milanese

Cronologia: Primi decenni del XII secolo

Misure cm: 23 × 43 × 29

Materia e Tecnica: Pietra scolpita

N. Inventario: ST7

Il frammento di semicapitello appartiene alla serie di pezzi lapidei erratici reimpiegati nei muri esterni del Duomo, trovati durante i restauri che nel 1939 interessarono le pareti del secondo ordine del terrazzo sul lato meridionale, in prossimità della facciata.

Databile ai primi decenni del XII secolo e oggi esposto nella sala del Museo dedicata alle origini della Cattedrale (n. 3), il frammento corrisponde alla porzione inferiore di un semicapitello corinzio, senza collarino, resecato in orizzontale con un taglio abbastanza netto, poco sopra il primo giro di foglie d’acanto.

Si conserva infatti il registro inferiore con foglie piuttosto carnose, dalle pieghe rotte, che risvoltavano appena.
Di epoca romanica, l’opera ripropone il capitello corinzio classico, scolpito in modo più grafico e con una semplificazione dei caulicoli, motivi vegetali stilizzati terminanti con volute.

Originariamente, infatti, il semicapitello presentava due giri di foglie d’acanto, come si nota dalla porzione conservata del secondo registro.

Per quanto riguarda il versante storico-artistico, anche se allo stato attuale non è stato possibile precisarne la collocazione originaria gli studiosi hanno ipotizzato la provenienza del frammento dall’antica basilica invernale di Santa Maria Maggiore: attestata nel IX secolo e probabilmente ricostruita nel XII, essa si trovava insieme a quella estiva di Santa Tecla nell’area oggi occupata dal Duomo e dalla sua piazza. Un’altra possibilità prevede che l’opera sia riconducibile ad altri edifici adiacenti al Duomo, oggi non più esistenti.

Dal punto di vista stilistico, la lavorazione del fogliame del frammento è confrontabile con quella di un capitello corinzio dell’atrio di Sant’Ambrogio, databile sempre agli esordi del XII secolo.