Deposito

Giovane ignudo con cartiglio

di Scultore toscano o lombardo

Cronologia: Ultimo quarto del XV-inizi del XVI secolo

Misure cm: 167 × 53 × 38

Materia e Tecnica: Marmo di Candoglia a tuttotondo

N. Inventario: DST7

La scultura in marmo di Candoglia raffigura un “Giovane ignudo con cartiglio”, forse identificabile come “San Giovanni Battista”. Databile fra l’ultimo quarto del Quattrocento e gli inizi del secolo successivo, è oggi custodita nei depositi della Veneranda Fabbrica.

L’opera rappresenta un adolescente dallo sguardo assorto, con il volto incorniciato dalla capigliatura mossa.

Stante su un basamento poligonale, egli è coperto da un perizoma sul lato sinistro del bacino; un ulteriore lembo di panneggio si nota tra il busto e il braccio destro, la cui mano stringe un cartiglio chiuso. La mano sinistra poggia invece su un tronco di supporto alla scultura.

Attestata nel patrimonio del Museo del Duomo dal 1864, secondo gli studiosi la statua potrebbe essere riferibile a uno scultore toscano aggiornato sugli elementi di stile introdotti da Donatello a Padova alla metà del Quattrocento, oppure a un artista lombardo dell’ambito di Benedetto Briosco.

Quest’ultimo, attivo oltre che in Cattedrale anche presso la Certosa di Pavia, eseguì per il Duomo la “Sant’Agnese” (1491), esposta in Museo nella sala dedicata all’età sforzesca (n. 7) ed esempio rappresentativo della transizione, nella scultura milanese di fine Quattrocento, da forme ancora goticheggianti verso un classicismo di stampo rinascimentale.