Scultura

Incontro alla Porta Aurea

di Lombardo Cristoforo, ambito di

Cronologia: 1540 circa

Misure cm: 66 × 95 × 24

Materia e Tecnica: Marmo di Carrara a rilievo

N. Inventario: SR147

Il rilievo in marmo di Carrara, databile al 1450 circa e raffigurante l'”Incontro alla Porta Aurea”, è oggi esposto in Museo nella sala dedicata al classicismo lombardo (n. 8).

La scena, racchiusa da una cornice ovale, rappresenta l’abbraccio fra i futuri genitori della Vergine Maria, Anna e Gioacchino, davanti alla Porta Aurea di Gerusalemme, dopo aver appreso dell’imminente nascita nonostante la loro età avanzata.

I due personaggi principali si trovano al centro, mentre sullo sfondo quattro astanti assistono alla scena. Sia Gioacchino e Anna sia due delle altre figure risultano prive delle teste.

Secondo gli studiosi l’opera potrebbe essere stata concepita per la decorazione dell’irrealizzata porta del transetto nord del Duomo, nota come “Porta verso Compedo”: i sei riquadri a essa destinati, murati nell’arco della cappella della Madonna dell’Albero, raffigurano infatti episodi della vita della Vergine. Nello specifico una delle scene, la “Presentazione al tempio” attribuita a Cristoforo Lombardo, è stilisticamente affine al rilievo con l'”Incontro alla Porta Aurea”, caratterizzato dalle forme eleganti e affusolate delle figure e dai panneggi fluenti che rivelano le forme del corpo.

Questo linguaggio, riscontrabile anche nei rilievi eseguiti da Lombardo per l’altare di Sant’Evasio a Casale Monferrato, ha indotto la critica ad attribuire la scena dell'”Incontro alla Porta Aurea” all’ambito dello scultore, costante collaboratore di Agostino Busti detto il Bambaia.

Considerato il più autorevole interprete del Rinascimento lombardo, nel 1543 quest’ultimo fu incaricato di scolpire l’ancona marmorea dell’altare della Presentazione in Duomo, dove la componente classica della sua formazione raggiunge una sintesi severa, depurata da ricchi particolari decorativi.