Deposito

La cacciata dei progenitori

di Giudici Carlo Maria (Viggiù, 1723 - Milano, 1804)

Cronologia: 1792

Misure cm: 40 × 42 × 3,7

Materia e Tecnica: Terracotta a rilievo

N. Inventario: MR736

Il rilievo in terracotta, datato 1791 e oggi custodito presso il deposito del Museo, raffigura “La cacciata dei progenitori”.

Secondo il racconto biblico Adamo ed Eva, capostipiti dell’umanità creati da Dio a sua immagine e somiglianza, vivevano nel giardino dell’Eden, con l’unico divieto di non cibarsi del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male. Ingannati dal serpente, prima Eva e poi Adamo infransero la regola, accorgendosi così della loro nudità e provandone vergogna. Dio allora li espulse dall’Eden, punendo Eva con i dolori del parto e la sottomissione al compagno e Adamo con l’obbligo di procurarsi il pano quotidiano lavorando faticosamente la terra.

L’opera, di forma pressoché quadrata, rappresenta il momento della cacciata: Adamo ed Eva, entrambi in primo piano e semicoperti da pelli animali, sono colti in atteggiamento dolente, mentre lasciano il giardino dell’Eden. Alle loro spalle, in secondo piano, un angelo in volo e fasciato da un drappo mostra con l’indice della mano sinistra la direzione da seguire. Nella destra reca invece una spada fiammeggiante.

Gli studiosi hanno ricondotto il rilievo a Carlo Maria Giudici: protostatuario (cioè scultore capo) del Duomo dal 1789 al 1804, egli eseguì anche la versione in marmo di Candoglia destinata alla parte inferiore destra della facciata (1791 circa).