Modelli scultorei

Liberalità

di Vismara Isidoro (Milano, 1644-1703)

Cronologia: 1697

Misure cm: 39 × 12 × 10

Materia e Tecnica: Terracotta a tuttotondo

N. Inventario: MS688

La statuetta in terracotta, datata 1697 e raffigurante la “Liberalità”, è oggi esposta in Museo nella sala intitolata alla Galleria di Camposanto (n. 14), luogo nel quale dal Seicento in poi la Veneranda Fabbrica ha custodito i gessi e le terrecotte preparatori delle statue elaborate per il Duomo.

L’opera rappresenta la personificazione della generosità come una giovane dai lunghi capelli, con lo sguardo sereno rivolto verso la sua destra. Abbigliata con una veste e un manto dagli ampi panneggi, la figura reca nella mano sinistra un cesto pieno di monete, verso cui si dirige la destra. La “Liberalità” poggia i piedi scalzi su un basamento circolare, sostenuto da un supporto sottostante di forma poligonale.

Grazie ai documenti d’archivio, gli studiosi hanno ricondotto la statuetta a Isidoro Vismara, fratello di Giuseppe e nipote di quel Gaspare che dal 1632 al 1651 aveva ricoperto la carica di protostatuario (cioè scultore capo) della Cattedrale.

Utilizzata dallo scultore come modello per una versione marmorea destinata al fianco settentrionale del Duomo (1697-1699), sul versante stilistico la critica ha evidenziato i caratteri di grazia e leggerezza della “Liberalità”.
L’opera è infatti espressione coerente dell’evoluzione del linguaggio di Vismara intorno agli anni Novanta, quando l’artista si orienta verso l’allungamento delle figure e il recupero classicista: caratteristiche evidenti nel “San Casimiro” (1685-1690), il cui modello in terracotta è custodito nella sala n. 14 del Museo al pari di quello della “Liberalità”.