Il rilievo in terracotta, datato 1796 e oggi custodito presso il deposito del Museo, raffigura la “Morte di Assalonne”.
Quest’ultimo, stando al racconto biblico, era uno dei figli di David (circa 1000-961 a.C.), secondo re d’Israele e fondatore della dinastia destinata a regnare per quattro secoli sul regno di Giuda. Ambizioso e di bell’aspetto, Assalonne provocò una ribellione militare contro il padre, ma la sua cavalcatura passò sotto un albero e il principe rimase a mezz’aria intrappolato da un ramo. Fu così che Ioab, generale di David, approfittò della difficoltà di Assalonne e lo uccise.
L’opera, di forma pressoché quadrata, rappresenta il figlio di David sulla sinistra della scena, con la folta chioma impigliata al ramo dell’albero e le gambe sollevate da terra. A destra è invece raffigurato Ioab a cavallo, che trafigge il costato di Assalonne con una lancia. Entrambi i personaggi sono abbigliati da soldati: in particolare, Ioab reca uno scudo ovale con un volto di gorgone al centro, mentre l’elmo di Assalonne giace ai piedi dell’albero. La terracotta risulta mutila dell’angolo in alto a destra.
Gli studiosi hanno ricondotto il rilievo a Bartolomeo Ribossi, che eseguì anche la versione in marmo di Candoglia collocata sul fianco settentrionale del Duomo, verso la facciata (1796 circa).