La statuetta in gesso, oggi custodita nel deposito del Museo, raffigura “Osea profeta”, vissuto nell’VIII secolo a.C. Spinto all’azione profetica dall’abbandono della donna amata, Osea condanna le ingiustizie e le violenze delle classi dirigenti di Israele, scagliandosi soprattutto contro l’infedeltà religiosa.
Il profeta è rappresentato come un uomo maturo vestito di un’ampia tunica, che lascia parzialmente scoperto il braccio sinistro. Caratterizzato da una barba corta e mossa, Osea è intento a leggere un cartiglio retto nella mano sinistra, mentre la destra contiene un cartiglio chiuso.
Il personaggio, stante su un sottile basamento, poggia il peso sulla gamba destra, la sinistra risulta invece flessa in avanti e in posizione arretrata.
Eseguita da Giovan Battista Perabò, la statuetta fu utilizzata dall’autore come modello per una scultura marmorea di stesso soggetto, destinata alla facciata del Duomo.