Scultura

Profeta

di Maestro delle statuette D

Cronologia: Primo decennio del XV secolo

Misure cm: 62,5 × 26 × 15

Materia e Tecnica: Marmo di Candoglia a tuttotondo

N. Inventario: ST109

Raffigurante un “Profeta”, la scultura in marmo di Candoglia è databile al primo decennio del Quattrocento. Proveniente dal capitello di un pilone nel braccio sinistro del capocroce del Duomo, si trova oggi esposta in Museo presso la sala n. 6, dedicata appunto alle statuette dei capitelli dei piloni.

Il personaggio, caratterizzato da una barba bipartita, tiene con la mano sinistra l’estremità di un lungo e sinuoso
cartiglio, appoggiato all’avambraccio destro e discendente fino a terra lungo il fianco.

La figura è avvolta in un manto che la ricopre interamente fino ai piedi. Il volto, i cui occhi mostrano pupille colorate di nero, ha lineamenti regolari e sottili, con arcate sopraccigliari e zigomi marcati; capelli e barba appaiono rifiniti minuziosamente, con la chioma che sul retro e ai lati della testa di dispone in ciocche inanellate fin sotto le spalle.

Il corpo del profeta è leggermente inclinato a destra con un movimento che risulta intensificato dall’andamento
delle pieghe del manto e del cartiglio: questo gioco lineare anima la figura ed è ben assecondato dalla perizia tecnica della realizzazione, evidenziata per esempio dalla profondità con cui la materia viene scavata per rendere efficacemente la sottigliezza e l’arricciarsi della pergamena.

Per quanto riguarda l’autore, gli studiosi hanno attribuito il “Profeta” e altre due statuette di medesimo soggetto, anch’esse esposte in Museo, a uno scultore denominato “Maestro delle statuette D”: una personalità artistica operante presso il cantiere del Duomo con uno spiccato piglio nordico, che nelle sue opere sviluppa peculiarmente l’asimmetria dinamica delle pose.