Scultura

Profeta

di Scultore tedesco dell’Apostolo del pilone 75

Cronologia: Ultimo decennio del XIV-primo decennio del XV secolo

Misure cm: 58 × 20 × 16

Materia e Tecnica: Marmo di Candoglia a tuttotondo

N. Inventario: ST120

Raffigurante un “Profeta”, la scultura in marmo di Candoglia è databile fra l’ultimo decennio del Trecento e il primo del secolo successivo. Proveniente dal capitello di un pilone del Duomo, si trova oggi esposta in Museo presso la sala n. 6, dedicata appunto alle statuette dei capitelli dei piloni.

Il personaggio è caratterizzato da un volto con sopracciglia marcate, naso affilato e zigomi sporgenti, incorniciato da lunghi capelli, che scendono ordinati ai lati di una scriminatura centrale. La barba è corta, rigonfia di ciocche inanellate.

Il “Profeta”, recante tra le mani un cartiglio srotolato ma privo di iscrizioni, indossa una veste e un manto: l’andamento delle pieghe di quest’ultimo, che avvolge tutta la figura coprendone i piedi, sottolinea la flessione della gamba destra, non determinando però uno spostamento del peso del corpo.

Per quanto riguarda il versante stilistico, il “Profeta” è stato attribuito dagli studiosi all’ignoto scultore tedesco che, fra Trecento e Quattrocento, realizza per il Duomo un “Apostolo” attualmente situato sul capitello di un pilone dell’area presbiteriale (il numero 75).

Opera di spicco all’interno della statuaria maggiore del Duomo, l'”Apostolo” condivide con il “Profeta” l’andamento flessuoso e aderente del panneggio, la stilizzazione idealizzata dei caratteri fisiognomici e la sostenuta eleganza formale.