Modelli scultorei

Profeta Amos

di Bono Carlo Antonio (notizie 1634-1678) (?)

Cronologia: 1666 circa

Misure cm: 29 × 14 × 11

Materia e Tecnica: Terracotta a tuttotondo

N. Inventario: MS690

La statuetta in terracotta, datata 1666 circa e raffigurante il “Profeta Amos”, è oggi esposta in Museo nella sala intitolata alla Galleria di Camposanto (n. 14), luogo nel quale dal Seicento in poi la Veneranda Fabbrica ha custodito i gessi e le terrecotte preparatori delle statue elaborate per il Duomo.

L’opera rappresenta il profeta, che nel VII secolo a.C. annunciò a Israele il castigo divino e la salvezza di pochi giusti, come un uomo anziano dalla barba bipartita, con lo sguardo intenso rivolto verso l’alto alla sua sinistra.

Abbigliato con una tunica allacciata in vita, egli regge nella mano destra un manto che si apre in ampie pieghe, mentre la sinistra, alzata è mutila.

Il profeta poggia su un basamento poligonale, a sua volta collocato sopra un ulteriore supporto ligneo.

Grazie ai documenti d’archivio, gli studiosi hanno ipotizzato che la statuetta possa essere attribuita con buona probabilità a Carlo Antonio Bono, scultore appartenente a una famiglia campionese che, nei suoi lavori per la Cattedrale, si attenne perlopiù ai modi della tradizione cinquecentesca lombarda.

Nello specifico, la critica ha evidenziato il modellato morbido e i rapporti proporzionali equilibrati dell’opera, impiegata da Bono per realizzare una versione in marmo di Candoglia destinata a un finestrone del capocroce nord del Duomo (1669-1670 circa).