Scultura

San Bartolomeo

di Jacopino da Tradate (notizie dal 1401 - Mantova, 1464-1466?), ambito di

Cronologia: Secondo quarto del XV secolo

Misure cm: 71,5 × 28,5 × 26

Materia e Tecnica: Marmo di Candoglia a tuttotondo

N. Inventario: ST122

Raffigurante “San Bartolomeo”, la scultura in marmo di Candoglia è databile al secondo quarto del Quattrocento. Proveniente dal capitello di un pilone del Duomo, si trova oggi esposta in Museo presso la sala n. 6, dedicata appunto alle statuette dei capitelli dei piloni.

Il santo, apostolo di Gesù morto dopo essere stato scuoiato vivo e decapitato, è qui rappresentato come un uomo barbato dalla capigliatura ispida e folta, avvolto in vesti abbondantemente panneggiate che intendono rievocare il mondo antico.

La mano sinistra regge un libro chiuso, mentre la destra impugna un coltello simbolo del martirio.

Per quanto riguarda il versante stilistico, gli studiosi attribuiscono l’opera a uno stretto seguace di Jacopino da Tradate, dal 1415 scultore a vita presso il cantiere della Duomo e posto a capo di una bottega di formazione di giovani lapicidi (gli artisti che si occupavano soprattutto delle sculture e dei bassorilievi destinati a capitelli, portali ecc.). Al 1424 risale la sua statua marmorea di papa Martino V nel tornacoro del Duomo, dalla quale emergono sia un’interpretazione classicheggiante della pienezza lombarda, come testimonia la morbida ricchezza del panneggio, sia una forte tensione naturalistica, che indaga tanto i particolari naturalistici quanto la psicologia del soggetto rappresentato.

Tornando al “San Bartolomeo”, in esso l’ignoto scultore recupera le idee compositive di Jacopino, come quella di avvolgere corpi minuti e quasi inconsistenti in stoffe voluminose: rispetto alle opere del maestro, però, il senso del ritmo che dà forma ai panneggi si allenta qui in continue divagazioni e distrazioni.

La stessa modalità interpretativa ritorna inoltre nelle statuette di “San Giacomo”, un “Apostolo” e “San Nicola”, anch’esse esposte in Museo e scolpite evidentemente dal medesimo artista.