Modelli scultorei

San Bassiano monaco

di Carabelli Donato (Obino, 1760 - ?, 1840)

Cronologia: 1832

Misure cm: 55 × 18 × 11,5

Materia e Tecnica: Terracotta a tuttotondo

N. Inventario: MS8

La statuetta in terracotta è oggi esposta in Museo nella sala intitolata alla Galleria di Camposanto (n. 14), luogo nel quale dal Seicento in poi la Veneranda Fabbrica ha custodito i gessi e le terrecotte preparatori delle statue elaborate per il Duomo.

Datata 1832, l’opera raffigura “San Bassiano monaco”: l’agiografia cristiana ricorda l’omonimo vescovo di Lodi, che fra il IV e il V secolo, insieme a sant’Ambrogio, lottò strenuamente contro l’eresia ariana.

La statuetta del Museo del Duomo rappresenta san Bassiano monaco come un anziano religioso dalla lunga barba, con lo sguardo concentrato nella lettura del cartiglio che tiene fra le mani. Il viso, ribassato verso la sinistra del personaggio, è caratterizzato dall’attenzione nella resa dei particolari, per esempio le rughe sulla fronte.

Abbigliato con una tunica coperta da un manto, il santo è stante su un basamento poligonale con inscritto il suo nome; in particolare, il piede sinistro poggia su un ulteriore gradino.

L’opera fu commissionata dalla Fabbrica a Donato Carabelli, scultore neoclassico originario del Canton Ticino appartenente a una famiglia di artisti operanti, oltre che in Italia, anche all’estero: lo stesso Donato, attivo per il Duomo dal 1789 al 1839, eseguì infatti insieme al fratello Casimiro alcune decorazioni di marmo e stucchi a Ickworth House, in Inghilterra.

La statuetta di san Fausto monaco fu utilizzata da Carabelli come modello per una versione marmorea, destinata a essere collocata sul capitello di un pilone interno della Cattedrale.