Il modello in gesso e cera, oggi custodito nel deposito del Museo, raffigura “San Caio” (III secolo), papa di origine dalmata che resse la Chiesa nel periodo di tranquillità intercorso fra le persecuzioni degli imperatori Valeriano e Diocleziano.
Il santo è rappresentato come un pontefice barbato, dallo sguardo ieratico rivolto verso la sua sinistra.
Abbigliato con tiara sul capo, piviale e una lunga tunica dagli ampi panneggi, egli compie un gesto benedicente con la mano destra, mentre la sinistra risulta stesa sul fianco corrispondente.
Nella zona centrale del petto è visibile un’ampia lacuna.
La tunica scende a coprire quasi totalmente i piedi, che poggiano su un basamento poligonale.
Eseguita nel 1951 circa come modello per una versione marmorea destinata alla cima di una guglia della Cattedrale, l’opera è stata ricondotta allo scultore romagnolo Enrico Manfrini.