Il modello in terracotta è oggi esposto in Museo nella sala intitolata alla Galleria di Camposanto (n. 14), luogo nel quale dal Seicento in poi la Veneranda Fabbrica ha custodito i gessi e le terrecotte preparatori delle statue elaborate per il Duomo.
Esso raffigura “San Camillo de Lellis” (1550-1614), soldato di ventura di origini abruzzesi che dopo la conversione fondò la Compagnia dei Ministri degli Infermi (o Camilliani), dedita esclusivamente alla cura dei malati. Caratterizzati dall’abito con la croce rossa di stoffa sul petto, i Camilliani posero le basi per le figure dell’infermiere e del cappellano moderni.
Nella terracotta del Museo san Camillo de Lellis è rappresentato come un uomo con il capo aggettante e i capelli corti, dal volto particolarmente espressivo rivolto verso un teschio tenuto nella mano destra. La sinistra è invece portata al petto.
Abbigliato con la veste e il manto dei Camilliani, il santo poggia il peso sulla gamba sinistra, mentre la destra risulta flessa in avanti in posizione arretrata.
La figura è stante su un basamento poligonale con inscritto in latino il nome del santo.
L’opera, datata 1810, fu commissionata dalla Veneranda Fabbrica a Sebastian Irrwoch, scultore austriaco attivo in Italia dal 1808 al 1813, anno della morte. La sua terracotta per il Duomo raffigurante san Camillo de Lellis fu utilizzata come modello per una versione marmorea, eseguita da Antonio Rusca e collocata su una guglia della facciata della Cattedrale.