La statuetta in terracotta è oggi esposta in Museo nella sala intitolata alla Galleria di Camposanto (n. 14), luogo nel quale dal Seicento in poi la Veneranda Fabbrica ha custodito i gessi e le terrecotte preparatori delle statue elaborate per il Duomo.
Datata 1840, l’opera raffigura “San Crisogono”, prete e soldato originario di Aquileia, in Friuli, martirizzato nel IV secolo sotto l’imperatore Diocleziano per avere difeso la sua fede in Dio.
Egli è rappresentato come un uomo barbato dai capelli a caschetto, con il volto e il corpo rivolti verso la sua destra.
Abbigliato con un drappo dalle molteplici pieghe che lascia scoperti parte del torace e il braccio sinistro, il santo tiene nella mano corrispondente la palma del martirio; la destra regge invece un lembo del drappo.
Stante su un basamento poligonale con inscritto il suo nome, san Crisogono poggia il peso sulla gamba sinistra, mentre la destra è leggermente piegata in avanti.
L’opera, eseguita come modello per una versione in marmo di Candoglia destinata a una guglia della facciata del Duomo, è stata ricondotta dagli studiosi allo scultore Francesco Somaini. Originario del Canton Ticino, egli svolse la sua attività prevalentemente a Milano, dove oltre a lavorare per la Cattedrale nei primi decenni dell’Ottocento, partecipò anche ai rilievi dell’Arco della Pace.