Modelli scultorei

San Giacomo maggiore

di Somaini Francesco (Maroggia, 1795 - Milano, 1855)

Cronologia: 1842

Misure cm: 103 × 50 × 35

Materia e Tecnica: Gesso a tuttotondo

N. Inventario: MS297

Il modello in gesso è oggi esposto in Museo nella sala intitolata alla Galleria di Camposanto (n. 14), luogo nel quale dal Seicento in poi la Veneranda Fabbrica ha custodito i gessi e le terrecotte preparatori delle statue elaborate per il Duomo.

Datata 1842, l’opera raffigura “San Giacomo maggiore”, primo apostolo martire ucciso nel I secolo per avere difeso la sua fede in Dio. Secondo una diffusa tradizione, avrebbe predicato il Vangelo in Spagna: quando, nel IX secolo, quest’ultima cade in mano araba, i cristiani affermano che il corpo di san Giacomo (Santiago, in spagnolo) è stato portato nel Paese iberico e seppellito nel luogo poi noto come Santiago de Compostela. A seguito di ciò, già nel X secolo la località diviene oggetto di culto e pellegrinaggi che proseguono ancora oggi.

Il santo è rappresentato come un uomo barbato dalla lunga chioma mossa, con lo sguardo solenne rivolto verso la sua sinistra.

Abbigliato con una tunica e un manto dagli ampi panneggi, egli regge nella mano destra l’asta di uno stendardo, mentre con la sinistra stringe un cartiglio chiuso.

Le lunghe vesti scendono a coprire parzialmente i piedi calzati da sandali, che poggiano su un basamento poligonale con inscritto il nome del santo.

Modello preparatorio per una versione marmorea destinata all’altare di San Giovanni Evangelista in Duomo (ora altare del Sacro Cuore), nella navata laterale destra, l’opera fu eseguita dallo scultore Francesco Somaini. Originario del Canton Ticino, egli svolse la sua attività prevalentemente a Milano, dove oltre a lavorare per la Cattedrale nei primi decenni dell’Ottocento, partecipò anche ai rilievi dell’Arco della Pace.

La statua in marmo di Candoglia del “San Giacomo minore” (1842), sempre eseguita da Somaini, si trova oggi in Duomo nella nicchia di sinistra del già citato altare del Sacro Cuore.