La statuetta in terracotta, oggi custodita nel deposito del Museo, raffigura “San Luciano” (VIII-IX secolo): vescovo di Lentini, in Sicilia, fu promotore del culto dei martiri e morì a sua volta per avere difeso la sua fede in Dio.
L’opera rappresenta san Luciano come un vescovo barbato dallo sguardo assorto rivolto verso l’alto.
Abbigliato con mitra sul capo, piviale, stola e tunica, il personaggio stringe al petto un cartiglio chiuso con la mano destra, mentre la sinistra trattiene un lembo del panneggio.
Stante su un basamento poligonale con inscritto il suo nome, il santo poggia il peso sulla gamba sinistra; la destra risulta invece flessa e arretrata.
La statuetta, eseguita nella prima metà dell’Ottocento come modello per una versione marmorea destinata al Duomo, può essere ricondotta secondo le fonti d’archivio a uno di questi tre scultori: Ferdinando Castelli, Donato Carabelli e Giuseppe Buzzi.