Deposito

San Marciano vescovo e martire

di Manfredini Gaetano (Milano, 1800-1870)

Cronologia: 1846

Misure cm: 66 × 15 × 20

Materia e Tecnica: Terracotta a tuttotondo

N. Inventario: MS158

La statuetta in terracotta, oggi custodita nel deposito del Museo, raffigura “San Marciano vescovo e martire”, che nel I sec. fu il primo vescovo di Siracusa e morì da martire per avere operato molte conversioni.

Il santo è rappresentato come un vescovo barbato dallo sguardo intenso, rivolto in avanti verso l’osservatore.

Egli è abbigliato con mitra sul capo, tunica, piviale fissato da un fermaglio e stola, tutti descritti con particolare cura dei dettagli: si vedano per esempio i polsini ricamati della veste e la stola decorata da croci e frange.

Il santo tiene nella mano destra un libro chiuso, mentre con la sinistra regge la palma del martirio.

Le lunghe vesti scendono a coprire parzialmente i piedi, che poggiano su un basamento poligonale.

Eseguita nel 1846 come modello per una versione marmorea destinata al gugliotto Pestagalli del Duomo, progettato nel 1845, la statuetta è stata ricondotta dagli studiosi a Gaetano Manfredini. Figlio del bolognese Luigi, direttore della Zecca di Milano, Gaetano si formò nel capoluogo lombardo con Camillo Pacetti, maestro del neoclassicismo romano; per la Cattedrale realizzò varie opere, come ad esempio le statue raffiguranti “San Curoto” e “San Primitivo”, sempre per il gugliotto Pestagalli.