Deposito

San Martino

di Del Bo Romolo (Pavia, 1870 - Milano, 1936)

Cronologia: 1936

Misure cm: 65 × 26 × 17

Materia e Tecnica: Gesso a tuttotondo

N. Inventario: MS437

La statuetta in gesso, oggi custodita nel deposito del Museo, raffigura “San Martino” (IV secolo): nato da una famiglia pagana di ufficiali dell’esercito romano, si arruolò a sua volta nella cavalleria imperiale, prestando servizio in Gallia. A questo periodo risale il celebre episodio del taglio del mantello, una cui metà fu donata a un mendicante preda delle intemperie.

Lasciato l’esercito, nel 371 Martino fu ordinato vescovo di Tours, nell’attuale Francia, profondendo il suo impegno nella cristianizzazione delle campagne.

La statuetta del Museo del Duomo rappresenta san Martino come un guerriero con il capo inclinato verso la sua destra e lo sguardo ribassato.

Abbigliato con lorica, manto e calzari, egli è rappresentato nell’atto di tagliare con un pugnale un lembo del manto, retto nella mano sinistra (mancante).

Stante su un basamento poligonale, il santo poggia il peso sulla gamba destra; la sinistra risulta invece flessa.

Eseguita nel 1936 come modello per una irrealizzata versione marmorea destinata al capitello di un pilone della Cattedrale, l’opera è stata ricondotta allo scultore Romolo Del Bo. Formatosi all’Accademia di Brera, fu un artista eclettico, influenzato da Adolfo Wildt ma aperto anche alle novità provenienti da oltralpe.