Modelli scultorei

San Matteo apostolo

di Pizzi Angelo (Milano, 1775 - Venezia, 1819)

Cronologia: 1811

Misure cm: 36 × 15 × 13,5

Materia e Tecnica: Gesso a tuttotondo

N. Inventario: MS53

La statuetta in gesso è oggi esposta in Museo nella sala intitolata alla Galleria di Camposanto (n. 14), luogo nel quale dal Seicento in poi la Veneranda Fabbrica ha custodito i gessi e le terrecotte preparatori delle statue elaborate per il Duomo.

Essa raffigura “San Matteo apostolo”, autore di uno dei quattro Vangeli che, lasciato l’ufficio di esattore delle imposte, accolse la chiamata di Gesù a seguirlo.

Il santo è rappresentato come un uomo maturo e barbato, con la testa rivolta verso la sua destra.

Abbigliato con una tunica e un manto ampiamente panneggiati, l’apostolo tiene con la mano destra un libro, appoggiato sulla gamba corrispondente; su quest’ultima poggia il peso della figura, mentre la sinistra appare leggermente piegata.

Il santo risulta stante su un alto basamento, contro una bassa roccia retrostante.

Utilizzata come modello per una statua marmorea collocata sulla facciata del Duomo, l’opera è stata attribuita dagli studiosi allo scultore milanese Angelo Pizzi: formatosi con Giuseppe Perego e Giuseppe Franchi, iniziò a lavorare per il Duomo nel 1790. Professore di scultura presso le Accademie di Carrara (1804) e Venezia (1807), il suo stile evolvette da premesse tardobarocche per giungere al neoclassicismo su influenza di Canova e Andrea Appiani. Oltre che per la Cattedrale, a Milano fu attivo anche presso Villa Belgiojoso (oggi Villa Reale) e all’Arco del Sempione.