La statuetta in terracotta, eseguita nel 1831 e oggi custodita nel deposito del Museo, raffigura “San Niceta monaco”: quest’ultimo è forse identificabile con il religioso di Bitinia, nell’odierna Turchia, che nel IX secolo fu incarcerato ed esiliato sotto l’imperatore Leone l’Armeno per aver difeso le sacre immagini contro la persecuzione iconoclasta.
Il santo è raffigurato come un monaco barbato e incappucciato, dall’espressione intensa.
Il braccio destro è piegato, con l’indice della mano flesso; anche il braccio sinistro risulta piegato, e la mano sinistra è nascosta sotto la manica destra.
La lunga veste scende a coprire parzialmente i piedi, che poggiano su un basamento poligonale con inscritto il nome del santo.
Il modello fu creato per una versione marmorea destinata al Duomo da Alessandro Puttinati: scultore, medaglista e incisore originario di Verona, oltre che per la Cattedrale egli fu attivo a Milano realizzando il Monumento commemorativo del poeta Carlo Porta (1862). Situato presso i giardini pubblici di Porta Venezia, quest’ultimo fu distrutto dai bombardamenti del 1943 e in seguito sostituito da una replica.