La statuetta in gesso, datata 1829 e oggi custodita nel deposito del Museo, raffigura “San Papia martire”, decapitato nel III secolo sotto l’imperatore Decio per avere difeso la sua fede in Dio insieme ai compagni Diodoro e Claudiano.
Egli è raffigurato come un uomo maturo dalla lunga barba bipartita, con lo sguardo dolente rivolto verso il basso.
Abbigliato con un drappo che copre la parte inferiore del corpo, ha i polsi legati da una corda incrociati all’altezza del bacino.
Il santo poggia su un basamento poligonale con inscritto il suo nome, sopra il quale sono visibili la palma del martirio e una scure.
Eseguita dallo scultore Giovan Battista Perabò, la statuetta fu impiegata dall’autore come modello per una scultura marmorea di stesso soggetto, destinata al Duomo.