La statuetta in terracotta è oggi esposta in Museo nella sala intitolata alla Galleria di Camposanto (n. 14), luogo nel quale dal Seicento in poi la Veneranda Fabbrica ha custodito i gessi e le terrecotte preparatori delle statue elaborate per il Duomo.
Datata 1817, l’opera raffigura “San Prjectitius diacono e martire”: egli è rappresentato appunto come un giovane diacono, colto nell’atto di pregare a mani giunte. Il viso, leggermente rivolto alla sinistra del personaggio, ha un’espressione severa e concentrata.
Il santo è abbigliato con tunica, dalmatica e stola, quest’ultima ruotata intorno al polso sinistro anziché poggiata sulle spalle. Oltre al forte verticalismo del panneggio, spicca la grande attenzione ai particolari (croci ricamate, corda, nappe).
San Prjectitius poggia su un alto basamento con inscritto il suo nome.
L’opera fu commissionata dalla Fabbrica a Donato Carabelli, scultore neoclassico originario del Canton Ticino appartenente a una famiglia di artisti operanti, oltre che in Italia, anche all’estero: lo stesso Donato, attivo per il Duomo dal 1789 al 1839, eseguì infatti insieme al fratello Casimiro alcune decorazioni di marmo e stucchi a Ickworth House, in Inghilterra.
La statuetta di san Prjectitius fu utilizzata da Carabelli come modello per una versione marmorea destinata a essere collocata sulla Cattedrale.